Bruno a Franceschini: «Accorpare le Soprintendenze archeologiche è un preoccupante segnale di menomazione del territorio».
Il sindaco di Alghero scrive al ministro.
«La decisione di accorpare le Soprintendenze archeologiche di Sassari e Cagliari in un'unica direzione regionale è un preoccupante segnale di menomazione del territorio che produrrà prevedibili contraccolpi.
Di seguito la lettera inviata nella giornata di mercoledì al ministro Dario Franceschini dal sindaco di Alghero Mario Bruno, relativa alla paventata soppressione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della provincia di Sassari e Nuoro e il loro accorpamento in un'unica Soprintendenza “Archeologica” della Sardegna con sede a Cagliari:
«La decisione di accorpare le Soprintendenze archeologiche di Sassari e Cagliari in un'unica direzione regionale è un preoccupante segnale di menomazione del territorio che produrrà prevedibili contraccolpi.
Già a fronte del tentativo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali del 2008 ebbi modo di rilevare l’irrazionalità di una scelta che non trovava alcuna motivazione se non riferibile alla pura ragioneria.
L’incidenza sull'efficacia dell’attività amministrativa e sulla gestione della tutela subirà inevitabili e rischiosi rallentamenti causati da funzioni decisionali esiliate a Cagliari, con un notevole distacco dagli interessi dei Comuni come quello di Alghero che sulla ricchezza del proprio patrimonio archeologico basa ambiziosi programmi di sviluppo economico.
Non basta il mantenimento degli uffici a Sassari, dove i funzionari avrebbero indubbiamente un ruolo subordinato, privo di iniziativa e di gestione, prerogative invece del potere decisionale trasferito a Cagliari.
Il decreto sulla riforma del Ministero dei Beni Culturali va peraltro a gravare in modo irreparabile ad una situazione già debole della Soprintendenza, caratterizzata dalla persistente direzione ad interim che in questi anni ha mostrato ampiamente la sua inadeguatezza.
Riteniamo che questo squilibrio a vantaggi di Cagliari non produca gli effetti ipotizzati dalla Spending Review, ma al contrario produca svantaggi, costi e isolamento per la collettività.
Le chiedo quindi di farsi carico delle istanze di questa città e di questo territorio, affinché si possa giungere ad una rivisitazione dell'assetto organizzativo degli uffici rispetto a quanto previsto dalle ripartizioni ipotizzate dal Mibact».
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