Nasce "Probirra", la prima bionda sarda prodotta con ingredienti locali
Sarà presentata e offerta in degustazione il 3 dicembre nel Dipartimento di Agraria.
SASSARI / Orzo coltivato in Sardegna e lieviti selezionati dall'Università di Sassari: sono questi gli ingredienti che fanno della "Probirra" l'unica birra veramente locale prodotta sull'Isola.
Mercoledì 3 dicembre a partire dalle 10.00, nell'aula magna Barbieri del Dipartimento di Agraria, la "Produzione di birre artigianali con malti, luppoli e lieviti locali" sarà al centro di un seminario organizzato dall'Istituto di Microbiologia generale e applicata "A. Capriotti" del Dipartimento di Agraria dell'Ateneo sassarese. Saranno presentati i risultati del progetto Probirra finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (OIGA 22805 con bando 10/15/2010 D.M. n. 22299 10/20/2011), condotto in stretta collaborazione con Porto Conte Ricerche e con il birrificio Lara di Tertenia. Al termine dell'incontro, la Probirra sarà offerta ai presenti nel corso di una degustazione guidata dalla prof.ssa Alessandra Del Caro, esperta di analisi sensoriale.
Mercoledì 3 dicembre a partire dalle 10.00, nell'aula magna Barbieri del Dipartimento di Agraria, la "Produzione di birre artigianali con malti, luppoli e lieviti locali" sarà al centro di un seminario organizzato dall'Istituto di Microbiologia generale e applicata "A. Capriotti" del Dipartimento di Agraria dell'Ateneo sassarese. Saranno presentati i risultati del progetto Probirra finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (OIGA 22805 con bando 10/15/2010 D.M. n. 22299 10/20/2011), condotto in stretta collaborazione con Porto Conte Ricerche e con il birrificio Lara di Tertenia. Al termine dell'incontro, la Probirra sarà offerta ai presenti nel corso di una degustazione guidata dalla prof.ssa Alessandra Del Caro, esperta di analisi sensoriale.
«Si tratta di una birra non pastorizzata e non filtrata – spiega la professoressa Marilena Budroni, responsabile scientifico del progetto – Ma soprattutto, è una bevanda rifermentata in bottiglia. Non solo: mentre solitamente il lievito della prima fermentazione è diverso da quello utilizzato per la rifermentazione in bottiglia, in questo caso siamo riusciti a isolare nei nostri laboratori lieviti adatti a entrambi i processi».
Locale, dunque, è il lievito, e locali sono i malti adoperati, ricavati dall'orzo coltivato dal microbirrificio Lara. «Un altro obiettivo del progetto è quello di mettere in rete i produttori di birra e i coltivatori di cereali, in modo da far ripartire la filiera rivitalizzando zone a vocazione tradizionalmente cerealicola, come la Nurra», continua Marilena Budroni.
"Probirra" è solo uno dei progetti del Dipartimento di Agraria legato alla produzione di birra sarda. Un altro progetto, di cui si parlerà il 3 dicembre durante il seminario, coinvolge quattro birrifici sardi: oltre a Lara, anche P3 di Sassari, Rubiu di S. Antioco, Dolmen di Uri. Un terzo progetto appena avviato e finanziato dall'Ateneo di Sassari coinvolgerà 7 birrifici e un produttore di cereali; sarà sempre concepito come un servizio di trasferimento tecnologico dalla ricerca alle imprese.
Queste attività del Dipartimento di Agraria dell'Università di Sassari tentano, per per la prima volta di costruire un legame tra la birra e il territorio, quel tipo di legame ormai consolidato per quanto riguarda il vino, del tutto nuovo, invece, quando si parla di birra. Il programma completo: http://www.uniss.it/documenti/invitoProBirra_low.pdf
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