Stefano Lubrano: «Il Parco ha bisogno di responsabilità»
Bilancio di previsione 2015, un passaggio strategico per l'attività e la continuità operativa dell'Ente.
Stefano Lubrano |
ALGHERO / Lunedì pomeriggio si sarebbe dovuta tenere l'assemblea del Parco di Porto Conte per l'approvazione del bilancio di previsione 2015, un passaggio strategico per l'attività e la continuità operativa dell'Ente.
L'assemblea non si è svolta: su 25 consiglieri se ne sono presentati solo 2: Enrico Daga e Mimmo Pirisi. «A loro - scrive Lubrano - porgo il mio ringraziamento per aver tenuto fede agli impegni per i quali si sono candidati e sono stati eletti: lavorare per il territorio.
L'assemblea non si è svolta: su 25 consiglieri se ne sono presentati solo 2: Enrico Daga e Mimmo Pirisi. «A loro - scrive Lubrano - porgo il mio ringraziamento per aver tenuto fede agli impegni per i quali si sono candidati e sono stati eletti: lavorare per il territorio.
Non posso dire lo stesso degli altri consiglieri, in particolare di quelli che in consiglio comunale corrispondono alla maggioranza di governo della Città. A questi ultimi è infatti da addebitarsi, mi duole dirlo, una profonda inadeguatezza ad assolvere al proprio compito.
Alla comunicazione governativa piace il termine inglese "governance", è doveroso precisare che prima di arrivare alla "governance" occorre passare per la "responsability": la responsabilità. E' chiara ai consiglieri di maggioranza la responsabilità che si sono presi candidandosi e venendo eletti?
Il loro comportamento - secondo Stefano Lubrano - dimostra che non sono consapevoli di tale ruolo; già il 25 luglio avevano la possibilità di esercitare la “governance” eleggendo i due membri di consiglio direttivo e controllare cosi politicamente gli indirizzi e la programmazione del Parco. In quella data la maggioranza ha ritenuto di non dover procedere ed ha ritenuto di dover congelare la situazione. Si è arrivati quindi al 17 ottobre allorché, in considerazione di questo “congelamento”, ho ritenuto di dover convocare un'ulteriore assemblea per consentire l'elezione del direttivo e garantire finalmente il ruolo politica della maggioranza.
In quella circostanza l'assemblea è andata deserta e alla immaturità di governo si è aggiunta la maleducazione istituzionale con una richiesta a mezzo stampa delle dimissioni del sottoscritto.
Le dimissioni sono arrivate il 20 ottobre e da allora si sono susseguiti comunicati stampa governativi circa un imminente “soluzione” della vicenda. Nel frattempo si rendevano necessari atti amministrativi ordinari per la sopravvivenza dell'Ente quali l'approvazione del Bilancio di previsione 2015 ed è per questo che si è convocata un'ulteriore assemblea, anche questa, come noto, andata deserta.
E' doveroso precisare che in una corretta pratica amministrativa i consiglieri avrebbero dovuto presenziare ed esprimersi sui documenti posti all'ordine del giorno ed eventualmente rigettarli qualora avessero riscontrato inadeguatezze politiche e tecniche. La RESPONSABILITA' è fare delle scelte nei luoghi deputati e non sottararsi ad esse.
Non spetta a me individuare le motivazioni che hanno impedito in questi mesi alla maggioranza di indicare i membri del consiglio direttivo del Parco, è però assurdo ed incomprensibile mettere a rischio la regolare attività dell' Ente, chi vi lavora, la sua programmazione, i suoi progetti, i suoi servizi. E' concreto il rischio di un commissariamento della Regione nei confronti del Comune di Alghero di tutti gli organi statutari del Parco, presidenza, direttivo e assemblea.
E' imbarazzante - conclude Lubrano - che la politica usi gli eventi organizzati dal Parco come vetrina, che il consiglio comunale voti all'unanimità il diritto di controllare e programmare l'Ente per poi non assolvere proprio a questi diritti. Spero che chi governa la città svolga il proprio ruolo con responsabilità e non si sottragga più ai propri doveri nei confronti della comunità».
Altri in
Recenti in
Recenti in
Commenti