Tagli da compensare con l'applicazione dell'IMU sui terreni agricoli. «Inaccettabile: non vesseremo ulteriormente i nostri cittadini»
Il sindaco Buscarinu convoca un Consiglio comunale straordinario a quota 600 metri, limite che sancisce il discrimine di Comune montano, unico limite al pagamento IMU sui terreni agricoli.
NULVI / L'Amministrazione comunale, il sindaco Mario Buscarinu e l'assessore al Bilancio Salvatore Meloni comunicano che in seguito ai forti e numerosi tagli cui i Comuni d'Italia e di Sardegna sono stati sottoposti dal Governo centrale, il Comune di Nulvi prende una posizione contraria, forte e netta nei confronti del Governo, ergendosi a difesa dei suoi cittadini che, in fase di compensazione, dovrebbero essere vessati ulteriormente con l'applicazione dell'IMU sui terreni agricoli, salasso che non è possibile sostenere e accettare.
«È volontà di questa Amministrazione convocare il consiglio comunale nel punto più elevato del territorio di Nulvi, i famigerati 600 metri che sanciscono il discrimine di Comune montano, unico limite al pagamento IMU sui terreni agricoli – afferma il primo cittadino nulvese -. Un gesto simbolico che vuole essere atto di protesta nei confronti di chi non sa guardare con attenzione alle reali condizioni dei suoi cittadini e continua a sottrarre risorse preziose ad un settore, quello agricolo, già mortificato così come gran parte di tutta l'economia della nostra nazione – diceBuscarinu -. Io mi impegnerò in ogni maniera a collaborare fattivamente con l'Anci regionale, che si sta mobilitando affinché tale provvedimento del Governo venga revocato. Per cui mi unisco alla protesta degli altri amministratori locali e invito tutti a mobilitarci insieme per opporci a questa grave ingiustizia».
«Dal 2009 a oggi i tagli al Comune di Nulvi sono circa del 70/80 %, ma ciononostante l'Amministrazione ha sempre operato nell'interesse dei cittadini, come nel caso della TASI, imposta che non è stata applicata sulla prima casa scegliendo così di rinunciare a compensare le minori entrate derivanti dallo Stato – spiega nel dettaglio l'assessore al Bilancio Meloni -. Il Governo ci chiede di operare in piena spendign rewiew, ma ilComune di Nulvi già da alcuni anni si prodiga per limitare le spese non indispensabili, a cominciare dai costi della politica, che dal 2009 sono stati ridotti del 50%, passando poi per le spese dedicate spettacolo e intrattenimento che sono scese dell'80% – prosegue – . Al contempo ci si è attivati per recuperare maggiori finanziamenti da terzi, come nel caso dei fondi eolico, ma è oggettivo che i sacrifici richiesti ai Comuni sono superiori di gran lunga a quelli dello Stato centrale. In più – chiude Salvatore Meloni - quelle che dovrebbero essere entrate comunali come l'IMU sulle categorie D, vedi ancora eolico, vengono incamerate completamente dallo Stato lasciando l'ente territoriale a bocca asciutta».
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