"Ho visto cose che noi umani. Buona e mala sanità, buona e mala umanità"
Il cardiochirurgo Paolo Biglioli presenta a Sassari il suo libro.
SASSARI / "Ho visto cose che noi umani. Buona e mala sanità, buona e mala umanità": è un po' una storia della cardiochirurgia italiana e un po' romanzo il libro che il Professor Paolo Biglioli presenterà lunedì 19 gennaio alle 16.30 nell'Aula Magna dell'Ateneo in piazza Università.
L'evento, che si aprirà con i saluti del Magnifico Rettore Massimo Carpinelli, sarà introdotto dal chirurgo Giuseppe Dettori, primo allievo della scuola, e dalla giornalista Paola Salvadori, autrice del volume assieme al professor Biglioli.
L'evento, che si aprirà con i saluti del Magnifico Rettore Massimo Carpinelli, sarà introdotto dal chirurgo Giuseppe Dettori, primo allievo della scuola, e dalla giornalista Paola Salvadori, autrice del volume assieme al professor Biglioli.
Paolo Biglioli, già Direttore della Clinica chirurgica dell'Università di Sassari, è stato il pioniere della Cardiochirurgia in Sardegna. A Lui si devono anche i primi interventi di sostituzione dell’aorta toracica e toraco-addominale e di correzione della coartazione istmica dell’aorta del bambino. Rientrato a Milano, è stato fra i principali fondatori del Centro Cardiologico Monzino, punto di riferimento per i pazienti cardiochirurgici provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero.
Il professor Biglioli spiegherà le ragioni che lo hanno spinto a scrivere questo libro, non certo destinato agli addetti ai lavori, ma ad offrire uno scorcio della strada che ha portato le cure del cuore alla gente comune, visto con gli occhi di un innovatore della chirurgia cardiovascolare, attraverso una lente che osserva cinquant’anni di storia del nostro Paese.
Concluderanno la serata tre brevi interventi di saluto dei professori Alberto Porcu e Pietro Niolu, i due allievi sassaresi più anziani di Paolo Biglioli e, del prof. Giuseppe Noya, altro suo allievo storico, oggi Direttore della Clinica Chirurgica e del Dipartimento di Chirurgia dell’Università di Perugia.
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