«Il ricordo dei combattenti monito per le generazioni future»
Il sindaco di Sassari Nicola Sanna ricorda Gaetano Angius, presidente nazionale Ancr scomparso nella notte del 7 febbraio.
Gaetano Angius |
SASSARI / «Un esempio per chi come lui ha combattuto per la patria e, negli anni bui della seconda guerra mondiale, è stato deportato e internato nei campi di concentramento nazista. Un saldato fiero della sua divisa che continuò, dopo la fine del grande conflitto mondiale, a prestare servizio nella guardia di finanza sino al suo collocamento a riposo. Sassari lo sente come un proprio cittadino e si stringe ai familiari per la sua scomparsa».
Queste le parole con le quali il sindaco di Sassari Nicola Sanna ricorda il commendatore Gaetano Angius, presidente dell'associazione nazionale combattenti e reduci, scomparso nella notte del 7 febbraio con il conforto della moglie Maria e della figlia Anna.
Nato a Villanova Monteleone il 21 luglio 1923, Gaetano Angius combatté la seconda guerra mondiale e nei giorni seguenti l'armistizio dell'8 settembre 1943 fu catturato dai tedeschi e internato in un campo di concentramento della Germania nazista, dove rimase fino alla liberazione avvenuta il 19 marzo 1945. Rientrato in Italia, riprese il servizio nella guardia di finanza sino al collocamento in congedo avvenuto nel 1969.
«In qualità di presidente nazionale dell'Ancr ha dato lustro alla nostra città – riprende il primo cittadino – anche in ragione del fatto che parliamo di una realtà associativa consolidata e articolata a livello nazionale, rappresentata da oltre 57.000 soci, 4000 sezioni e 96 federazioni provinciali.
«Allora il suo ricordo è il ricordo di tutti i combattenti e reduci che deve essere monito per le nuove generazioni, affinché la tragedia delle guerre non abbia mai più a ripetersi».
Figlio di Salvatore, combattente della Grande Guerra nella Brigata "Sassari", in mezzo secolo di militanza nell'Ancr, Gaetano Angius ha ricoperto le importanti cariche di presidente di federazione, presidente regionale, membro della giunta esecutiva e vice presidente nazionale vicario.
Commendatore della Repubblica italiana, è stato decorato di due croci al valore di guerra, medaglia commemorativa con due anni di campagna della seconda guerra mondiale, medaglia della guerra di liberazione, medaglia d'onore dei cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti, distintivo d'onore dei mutilati e invalidi di guerra.
Dal 1995 era presidente della federazione di Sassari oltre che consigliere del comitato centrale dell'Anmi di guerra.
È stato il primo combattente sardo ad aver rivestito il prestigioso incarico di presidente nazionale dell'Ancr.
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