Rimozione della posidonia spiaggiata
Riformatori Alghero: «No all’asportazione incontrollata di sabbia con l’utilizzo di mezzi meccanici inadeguati che stanno snaturando l’assetto geomorfologico e all’accumulo di masse putrescenti di posidonia in modo sparso e disordinato».
ALGHERO / «Come gruppo dei Riformatori Sardi, da sempre sensibili alla problematica della pulizia delle spiagge algheresi, ci vogliamo complimentare con l’amministrazione per quanto riguarda la tempistica con cui si sta provvedendo alla rimozione della posidonia spiaggiata, ma crediamo di non poter fare altrettanto per i modi utilizzati.
Difatti, nel percorrere il lungomare delle spiagge Lido e San Giovanni, ad oggi si assiste all’asportazione incontrollata di sabbia con l’utilizzo di mezzi meccanici inadeguati che stanno snaturando l’assetto geomorfologico e all’accumulo di masse putrescenti di posidonia in modo sparso e disordinato.
Come Riformatori riteniamo sia prioritario trovare definitiva soluzione all’annoso problema delle alghe e riproponiamo all’attuale amministrazione quanto già avanzato nell’estate 2013, attraverso un ordine del giorno proposto dall’allora consigliere Alberto Zanetti e approvato all’unanimità, in cui si proponeva l’acquisto di una macchina vagliatrice. Tale strumento consentirebbe di recuperare la sabbia dalle alghe e, dopo il lavaggio, sarebbe possibile l’indirizzamento del rifiuto verso la discarica (come previsto da una normativa del ministero dell’ambiente del 17/03/2008) o verso un impianto di compostaggio o, ancora, verso ditte specializzate e accreditate dalla Regione Sardegna.
Tra gli obiettivi da perseguire ricordiamo inoltre lo smaltimento delle eccedenze di posidonia oceanica depositata e abbandonata sui nostri litorali; la pulizia manuale dei rifiuti depositati sulle spiagge e il recupero, ove possibile, della sabbia fuoriuscita; l’avvio di un tavolo tecnico con la Regione Sardegna per la ricerca di operatori interessati al riutilizzo della posidonia come materia prima o combustibile; la programmazione di un servizio pluriennale di pulizia degli arenili che consenta l’ammortamento delle idonee attrezzature.
Auspichiamo inoltre che il tratto della spiaggia di San Giovanni che parte dal molo di sottoflutto possa essere definitivamente liberato e diventare di pubblica fruizione nonché degno della vocazione turistica della nostra Città, magari individuando proprio in quella zona il “dog beach” attività che noi appoggiamo convintamente».
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