«Ognuno si assuma le proprie responsabilità». Impedita la modifica al regolamento
Il sindaco Mario Bruno è chiaro: «C’era la possibilità di salvare la piazza di Sant’Agostino ma il voto del Consiglio comunale ha impedito la modifica al regolamento del Piano delle Radiofrequenze approvato all’unanimità nel 2002 dall’allora amministrazione Tedde».
ALGHERO / «Ognuno si assuma le proprie responsabilità. E’ stato fatto tutto il possibile per salvare una piazza. C’era la possibilità con una modifica del regolamento al piano delle radiofrequenze del 2002, ma nonostante l’iniziale unanime volontà di addivenire alla soluzione si è preferito vanificare il lavoro dell’Amministrazione.
Questi sono i fatti, tutto il resto non conta. Non è servito neanche l’emendamento da me proposto in apertura di seduta consiliare per rendere la modifica sostanziale, per cui anche l’ultima scusa adotta da alcuni consiglieri di opposizione risulta strumentale, fuori luogo e inaccettabile.
Questi sono i fatti, tutto il resto non conta. Non è servito neanche l’emendamento da me proposto in apertura di seduta consiliare per rendere la modifica sostanziale, per cui anche l’ultima scusa adotta da alcuni consiglieri di opposizione risulta strumentale, fuori luogo e inaccettabile.
I Consiglieri quindi si assumano le proprie responsabilità senza trincerarsi difronte a delle posizioni tanto palesi quanto discutibili. Non è possibile nessuna deroga al regolamento edilizio in quanto la normativa oggi in vigore e introdotta con lo Sblocca Italia non la contempla. La regolare autorizzazione rilasciata nel 2014 in piena conformità al Piano delle Radiofrequenze attualmente vigente e approvato all’unanimità su proposta dell’allora amministrazione Tedde, non permette peraltro nessuna possibilità di revoca autorizzativa se non supportata da un nuovo regolamento».
Lo sostiene Mario Bruno in risposta ad alcune dichiarazioni stampa di consiglieri comunali dell’opposizione che dopo aver pubblicamente assunto impegni con i residenti hanno affossato l’unica possibilità per salvare la piazza di Sant’Agostino senza esporre il Comune a pericolose e inutili cause legali dal giudizio certo, come accaduto di frequente nell’ultimo decennio.
Altri in
Recenti in
Recenti in
Commenti