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Immigrazione
Recuperare il senso della responsabilità sociale.
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Tonino Baldino |
Oggi non manca, nella terminologia corrente, il riferimento frequente a tematiche come: “pluralismo culturale”, “multiculturalismo”, “interculturalismo” ecc...
Effetto e sintomo di una dinamica immigratoria affacciatasi in ragguardevoli proporzioni, almeno da noi in Italia, nell’ultimo decennio.
Autolesionismo cambiare il nome all'aeroporto di Alghero
Se la classe politica sassarese non vede oltre il proprio naso.
Fino a poco tempo fa, non era difficile incontrare qualche anziano che, parlando dei Sassaresi, riferiva del loro rammarico per non essere stati oggetto di bombardamento durante la Seconda Guerra Mondiale, quando invece Alghero e Cagliari – sedi aeroportuali dove erano concentrati i due maggiori obiettivi strategici militari della Sardegna – piangevano centinaia di civili caduti sotto le bombe lanciate dall'aviazione nemica.
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Baldino |
Evidentemente per i Sassaresi, l’essere annoverati tra le Città bombardate, avrebbe costituito motivo di prestigio e di vanto tali da far porre in second’ordine ogni dramma umano conseguente a quei fatti luttuosi.
Parco di Porto Conte non tradire gli Algheresi
Alterare la composizione dell’assemblea è un gioco pericoloso per il futuro controllo del territorio cui si riferisce.
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Tonino Baldino |
Da qualche tempo a questa parte si parla con insistenza della eventualità di modificare la Legge regionale istitutiva del Parco Naturale di Porto Conte. Le motivazioni di fondo starebbero:
1-nell’eccessivo numero dei componenti l’assemblea dell’Ente;
2-nella necessità di adeguarsi alle disposizioni del D.lgs. 39/2013 sulla inconferibilità e incompatibilità di incarichi.
Delle due, però, quella che più preoccupa è la prima: alterare la composizione dell’assemblea rispetto a quella attuale - che è esattamente coincidente con il Consiglio Comunale di Alghero – è un gioco pericoloso per il futuro controllo del territorio cui si riferisce.
Delle due, però, quella che più preoccupa è la prima: alterare la composizione dell’assemblea rispetto a quella attuale - che è esattamente coincidente con il Consiglio Comunale di Alghero – è un gioco pericoloso per il futuro controllo del territorio cui si riferisce.
Rinvigorire le istituzioni oltre i partiti
A rischio le conquiste democratiche faticosamente conseguite dopo il Fascismo.
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Tonino Baldino |
La attuale crisi delle istituzioni merita di essere seriamente analizzata poiché sono a rischio le conquiste democratiche faticosamente conseguite dopo il Fascismo.
Alcide De Gasperi, nel corso del dibattito politico preparatorio della Carta costituzionale repubblicana, aveva proposto di associare il sistema di suffragio economico a quello più squisitamente politico attraverso una“adeguata rappresentanza alle categorie dei tecnici e delle libere professioni e una speciale rappresentanza ai consumatori”.
Elementi per avviare il cambiamento ci sono
Piazza Civica, opinioni a confronto sul primo anno dell'amministrazione Lubrano. Leggi le domande.
A chiunque è facile comprendere che, dopo un anno di amministrazione, sarebbero insufficienti gli elementi di valutazione sull’operato di una Giunta: il programma elettorale ha una proiezione quantomeno quinquennale.
Ciò per premettere che quanto oggi possiamo esprimere è meramente indicativo. È possibile, comunque, trarre alcune riflessioni sugli aspetti che si intravvedono come caratterizzanti dell’attuale maggioranza rispetto a quella precedente di Centrodestra:
Tutti elementi essenziali per avviare il processo di mutamento auspicato nel programma di Centrosinistra.
La gestione unica dei due Parchi (terrestre e marino), la risoluzione dei contratti sulla finanza derivata, la riduzione dei fitti passivi e così via, sono alcuni esempi concreti del nuovo corso impostato.
Va però evidenziato che la coalizione – in una visione organica con la Giunta – dovrà darsi tempi più rapidi nell’affrontare e dirimere i problemi perché ogni ritardo, oltre che arrecare pregiudizio alle prospettive di crescita della città, offrirà ai detrattori ogni utile strumento di contestazione facilmente metabolizzabile dall’opinione pubblica, con conseguente rischio di inversione dei consensi ricevuti.
A conforto della attendibilità di quanto sopra evidenziato, voglio qui rappresentare una semplice comparazione dei dati sulla produttività dei Consigli Comunali nel loro primo anno di consiliatura.
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Tonino Baldino |
Ciò per premettere che quanto oggi possiamo esprimere è meramente indicativo. È possibile, comunque, trarre alcune riflessioni sugli aspetti che si intravvedono come caratterizzanti dell’attuale maggioranza rispetto a quella precedente di Centrodestra:
- un discreto rinnovamento generazionale;
- una presenza femminile attiva;
- la voglia di moralità ad iniziare dalle politiche della spesa;
- un diffuso spirito di dedizione sia tra i Consiglieri che tra gli Assessori;
- la voglia di riorganizzare la città partendo dai quartieri.
Tutti elementi essenziali per avviare il processo di mutamento auspicato nel programma di Centrosinistra.
La gestione unica dei due Parchi (terrestre e marino), la risoluzione dei contratti sulla finanza derivata, la riduzione dei fitti passivi e così via, sono alcuni esempi concreti del nuovo corso impostato.
Va però evidenziato che la coalizione – in una visione organica con la Giunta – dovrà darsi tempi più rapidi nell’affrontare e dirimere i problemi perché ogni ritardo, oltre che arrecare pregiudizio alle prospettive di crescita della città, offrirà ai detrattori ogni utile strumento di contestazione facilmente metabolizzabile dall’opinione pubblica, con conseguente rischio di inversione dei consensi ricevuti.
A conforto della attendibilità di quanto sopra evidenziato, voglio qui rappresentare una semplice comparazione dei dati sulla produttività dei Consigli Comunali nel loro primo anno di consiliatura.
Quello a guida Lubrano vede l’adozione di circa 67 delibere in 25 sedute di Consiglio (produttività di 2,68 delibere per seduta). Per la prima Amministrazione Tedde erano 78 le delibere in 36 sedute (2,16 delibere per seduta). Andando a ritroso, si potrà verificare che l’Amministrazione Baldino nel suo primo anno aveva assunto 100 delibere in 32 sedute (3,125 delibere per seduta) e quella a guida Sechi 81 delibere in 24 sedute (3,375 delibere per seduta).
Da qui le evidenti deduzioni: la coalizione a minore produttività risulta quella a guida Tedde con 2,16 delibere a seduta, mentre la più virtuosa sarebbe quella a guida Sechi con 3,375 delibere a seduta. Alla coalizione a guida Baldino, invece, spetterebbe il riconoscimento della maggiore mole di lavoro svolto in assoluto per delibere e sedute. Lubrano sarebbe comunque dentro lo standard.
Naturalmente, per una valutazione completa bisognerebbe entrare nel merito degli atti adottati, giusto per capirne qualità ed effetti virtuosi. Ad esempio, le delibere di adozione ed avvio del piano parcheggi (area ex-SAICA, ex-Giordo e quadrilatero edificio ex-ERSAT) per complessivi oltre 1.200 nuovi posti-auto nel centro urbano; oppure quelle per la Facoltà di Architettura o per il project financing, non potranno essere poste alla stregua della votazione di un Ordine del Giorno o di una variazione del bilancio, che è di carattere squisitamente tecnico. Sono molto importanti le politiche e gli atti di programmazione.
Sotto questo aspetto, sarà opportuno che si voglia e si sappia intelligentemente instaurare il giusto dialogo tra maggioranza ed opposizione (particolarmente per le materie di rilevanza strategica, prima fra tutte il PUC). Per rimanere nel solco del cambiamento di stile, la elaborazione del Piano Urbanistico dovrà essere in coerenza con le istanze che provengono dalle borgate e dai quartieri – specie quelli considerati marginali – perché soltanto così saranno attivate le necessarie dinamiche di aggregazione sociale e recuperati i più idonei livelli di vivibilità urbana.
Altrettanta vigilanza procedurale dovrà essere riservata per il nuovo servizio di Igiene Urbana: se impostato con rigore organizzativo, potranno ottenersi risparmi dal 10 al 20% rispetto agli attuali costi. Sarà necessario però che l’Amministrazione Comunale, una volta definito il progetto aziendale, voglia seguire la procedura di un appalto “leggero”, cioè provvedere direttamente al reperimento degli spazi operativi nonché all’acquisto (ad esempio in leasing) di macchine ed attrezzature da affidare in concessione – con le dovute garanzie – alla ditta che si aggiudicherà l’appalto. Al termine del periodo contrattuale le stesse ritorneranno nella disponibilità del Comune. È necessario, cioè, che in città si sviluppi una mentalità imprenditoriale anche nel settore dell’igiene ambientale e fare in modo che – riducendo gli sperperi gestionali, propri degli appalti-concorso – una buona parte del fatturato del servizio vada a beneficio delle imprese locali. Tutti accorgimenti preziosi che potranno aiutare a rinvigorire la nostra ormai asfittica economia.
Tonino Baldino è stato sindaco di Alghero. Attualmente presiede il Centro Studi & Politica Giuseppe Toniolo.
Da qui le evidenti deduzioni: la coalizione a minore produttività risulta quella a guida Tedde con 2,16 delibere a seduta, mentre la più virtuosa sarebbe quella a guida Sechi con 3,375 delibere a seduta. Alla coalizione a guida Baldino, invece, spetterebbe il riconoscimento della maggiore mole di lavoro svolto in assoluto per delibere e sedute. Lubrano sarebbe comunque dentro lo standard.
Naturalmente, per una valutazione completa bisognerebbe entrare nel merito degli atti adottati, giusto per capirne qualità ed effetti virtuosi. Ad esempio, le delibere di adozione ed avvio del piano parcheggi (area ex-SAICA, ex-Giordo e quadrilatero edificio ex-ERSAT) per complessivi oltre 1.200 nuovi posti-auto nel centro urbano; oppure quelle per la Facoltà di Architettura o per il project financing, non potranno essere poste alla stregua della votazione di un Ordine del Giorno o di una variazione del bilancio, che è di carattere squisitamente tecnico. Sono molto importanti le politiche e gli atti di programmazione.
Sotto questo aspetto, sarà opportuno che si voglia e si sappia intelligentemente instaurare il giusto dialogo tra maggioranza ed opposizione (particolarmente per le materie di rilevanza strategica, prima fra tutte il PUC). Per rimanere nel solco del cambiamento di stile, la elaborazione del Piano Urbanistico dovrà essere in coerenza con le istanze che provengono dalle borgate e dai quartieri – specie quelli considerati marginali – perché soltanto così saranno attivate le necessarie dinamiche di aggregazione sociale e recuperati i più idonei livelli di vivibilità urbana.
Altrettanta vigilanza procedurale dovrà essere riservata per il nuovo servizio di Igiene Urbana: se impostato con rigore organizzativo, potranno ottenersi risparmi dal 10 al 20% rispetto agli attuali costi. Sarà necessario però che l’Amministrazione Comunale, una volta definito il progetto aziendale, voglia seguire la procedura di un appalto “leggero”, cioè provvedere direttamente al reperimento degli spazi operativi nonché all’acquisto (ad esempio in leasing) di macchine ed attrezzature da affidare in concessione – con le dovute garanzie – alla ditta che si aggiudicherà l’appalto. Al termine del periodo contrattuale le stesse ritorneranno nella disponibilità del Comune. È necessario, cioè, che in città si sviluppi una mentalità imprenditoriale anche nel settore dell’igiene ambientale e fare in modo che – riducendo gli sperperi gestionali, propri degli appalti-concorso – una buona parte del fatturato del servizio vada a beneficio delle imprese locali. Tutti accorgimenti preziosi che potranno aiutare a rinvigorire la nostra ormai asfittica economia.
Tonino Baldino è stato sindaco di Alghero. Attualmente presiede il Centro Studi & Politica Giuseppe Toniolo.
Leggi gli interventi:
- Tonino Baldino: "Elementi per avviare il cambiamento ci sono"
- Mario Bruno: "Se si cambia passo il centrosinistra ce la può fare"
- Mario Conoci: "Spariti i grandi temi, langue la cura ordinaria"
- Giorgia Distefano: "Un anno di nulla"
- Carlo Mannoni: "La sindrome del paguro bernardo"
- Gianni Piredda: "Una pagella con voti misti"
- Maria Graziella Serra: "Mi aspettavo di più"
- Marco Tedde: "Assoluta delusione"
Ripartire dalle città per una rete di nazioni
Partire dalla città per unire le nazioni del Mediterraneo.
La proposta è stata lanciata dal sindaco di Alghero, Stefano Lubrano, a conclusione dei lavori del meeting su "Quali riforme per quale ruolo delle Regioni autonome nel Mediterraneo?, che si è svolto nell'aula consiliare, nell'ambito della Settimana della Cultura, organizzata dal Centro Studi & Politica Toniolo.
I sindaci dei Comuni della Sardegna hanno il dovere di attivarsi sinergicamente al fine di ottenere dalla Regione sarda, in fase di elaborazione del nuovo Statuto, il riconoscimento di un loro ruolo attivo nelle politiche di programmazione regionale.
Il Comune, l’Ente Parco e l’educazione alla Politica
Che ne sarebbe del buon nome di un ristorante se gli addetti ai servizi di sala stessero a cucinare e i cuochi a servire i clienti?
Per quanto bravi ad adattarsi, gli uni e gli altri farebbero un po’di confusione (quando non anche una pessima figura): gli ospiti rimarrebbero scontenti ed il ristorante, col passare del tempo, andrebbe in fallimento.
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Tonino Baldino |
Avere chiara la distinzione dei ruoli dunque, qualsiasi dovesse essere il contesto di riferimento, è fattore assolutamente imprescindibile per la corretta gestione di un qualunque organismo costituito.
Sant'Agostino, questo sconosciuto
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Eppure Sant'Agostino è all’origine di un grande mutamento culturale che ha posto il Vecchio e Nuovo Testamento come nuovi riferimenti ideali per l’umanità in luogo di quelli Greco-Romani fino ad allora considerati tra i maggiormente emancipati.
“Le Confessioni” – opera agostiniana la più diffusa - ne sono una incontrovertibile testimonianza.
Esse rappresentano, in assoluto, la prima esposizione autobiografica di tutta la letteratura europea. Mai in precedenza, e come il vescovo di Ippona, nessuno aveva scritto di sé evidenziandone - come oggi si direbbe - pregi e difetti (fino ad allora si era soliti dare di sé una immagine al massimo della esaltazione ideale).
In più, altra particolarità fino ad allora inedita, il vero protagonista non è chi scrive, ma è Dio.
“Le Confessioni” non sono altro che una lunga lettera indirizzata al Padreterno.
Il filosofo Sergio Sotgiu, invitato a tenere una conversazione su “S. Agostino e le origini del pensiero europeo" ha voluto, da subito, sottolineare questi concetti di fondamentale importanza che costituiscono il vero elemento di passaggio dal mondo greco-romano a quello medievale - e poi moderno - di cui ancora oggi, a volte inconsapevolmente, ci abbeveriamo nella ordinarietà delle nostre relazioni sociali, economiche e culturali.
“Che io Ti conosca come sono da Te conosciuto”. Era questo il vero massimo desiderio di Agostino, un uomo che ha condotto una vita poco lineare (come può accadere per ciascuno di noi) e che però – una volta superato il suo disordine comportamentale - ha fatto di sé una guida sicura per l’Umanità.
“Le Confessioni” non è opera apologetica o esegetica; esse non sono altro che il racconto di fatti rivissuti interiormente, di significativo interesse letterario, storico-narrativo, teologico e psico-pedagogico.
Non uscire fuori di sé stessi (non tradire noi medesimi) perché “dentro te stesso abita la Verità” una Verità che è universale.
È ad opera di questo vescovo africano del V secolo d.C., che nasce il concetto di persona umana, quale soggetto di incomparabile dignità meritevole di assoluto rispetto, che divenne la base dell’Umanesimo europeo.
Dignità della persona umana che la barbarie del ‘900, con l’olocausto e le due guerre mondiali (Benedetto XV aveva definito la prima guerra una “inutile strage”) ha brutalmente disonorate lasciando una triste traccia nella storia dell’Europa. L’auspicio è che questo riferimento negativo serva da monito per mantenere vivi invece i valori indicatici da Agostino per una rinascita spirituale, intellettuale e religiosa che sappia unire le popolazioni delle sponde africane con quelle europee.
Nel corso della stessa conferenza è da annoverare la testimonianza puntualmente documentata del professor Aldo Piras – preside emerito del Liceo Classico “Dettori” di Cagliari - il quale ha presentato alcuni tratti storici della presenza delle spoglie di S. Agostino a Cagliari, portatevi intorno al 504 d.C. a seguito delle incursioni vandaliche nel Nord-Africa e rimaste per oltre due secoli fino al 725 d. C. quando Liutprando, Re dei longobardi (cattolico), le volle trasferire a Pavia – sede reale - a maggiore protezione delle spoglie del Santo.
Tonino Baldino è presidente del Centro Studi & Politica Giuseppe Toniolo.
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