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In galera!
Se devo scegliere tra l’essere considerato giustizialista o garantista, non ho dubbi.
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Arnaldo 'Bibo' Cecchini |
In queste note cerco sempre di parlare di fatti o almeno a partire dai fatti; non tutti lo fanno: ad esempio se un partito ha preso poco più del 40% dei voti della sua coalizione (anche se ne è il partito maggiore) non si può dire che rappresenti la maggioranza di quella coalizione (anche se ne costituisce la più cospicua minoranza). Comunque sia, andiamo avanti e veniamo al tema.
Il termine giustizialista viene usato per definire “l’atteggiamento di chi, per convinzione personale o come interprete della pubblica opinione, proclama la necessità che venga fatta severa giustizia (magari rapida e sommaria) a carico di chi si è reso colpevole di determinati reati, spec. quelli di natura politica, di criminalità organizzata, di amministrazione pubblica disonesta, in opposizione ai cosiddetti garantisti”.
Se devo scegliere tra l’essere considerato giustizialista o garantista, non ho dubbi: sono garantista; garantista sempre e per chiunque: per gli orrendi pennivendoli che dirigono orrendi fogli, per i ladruncoli rom, per Lele Mora e persino per gli accusati di collusione con la mafia.
Il cerchio da chiudere
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Barry Commoner |
Fin dall'inizio della sua carriera accademica, alla Washington University di St. Louis nel Missouri (USA), a partire dal 1947, attraverso il Centro della biologia dei sistemi naturali, da lui fondato, promosse ricerche sull'inquinamento da piombo nelle bidonvilles, sull'economia comparata tra agricoltura industriale ed agricoltura biologica, sull'inquinamento dei fiumi, sulle ricadute radioattive dovute agli esperimenti nucleari.
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