Il Dio che non esiste
Tonio Mura |
E' il dio che permette che più di 130 bambini siano uccisi con uno o più colpi di fucile in testa, quando inermi e spaventati stavano distesi per terra, vittime predestinate della pazzia generata esattamente da quel dio che non esiste. Ci sono uomini che affidano le loro vite a questo dio che non esiste, che tengono armi in mano per uccidere, che tagliano gole a coltello e che non mandano le figlie a scuola perché neppure il loro dio lo vuole.
C'è un dio che non esiste che benedice le armi e la guerra, che fa volare in alto i cacciabombardieri e lancia i missili contro gli ospedali, le scuole, i mercati, le moschee e le chiese.
C'è un dio che non esiste che benedice le armi e la guerra, che fa volare in alto i cacciabombardieri e lancia i missili contro gli ospedali, le scuole, i mercati, le moschee e le chiese.
Ci sono uomini che in nome di questo dio crudele si imbottiscono di esplosivo e si fanno scoppiare dentro un tram nell'ora di punta, a cui piace vedere il terrore sul volto di una mamma o di uno studente. Altri uomini avvelenano l'acqua, altri costruiscono muri per dividere, prigioni per torturare, tribunali speciali per applicare la legge di un dio ingiusto e immorale, che non esiste.
Deus nobiscum, Gott mit uns, Allah akbar, in hoc signo vinces, God wants it, ecco le urla di guerra del dio che non esiste, del dio che massacra vecchi, bambini, malati e madri, che rapisce centinaia di giovani ragazze che vanno a scuola, per violentarle e schiavizzarle, che usa il macete per staccare mani e piedi, che coltiva i virus di ebola e fa terra bruciata del villaggio del nemico.
C'è un dio che non esiste che considera l'omossessualità una malattia, l'handicap una maledizione, il colore della pelle diverso dal bianco un difetto, la guerra un'occasione di salvezza e di santità, la sofferenza un modo per espiare i peccati, la donna qualcosa di inferiore all'uomo e anche a qualche animale. Si costruiscono templi al dio che non esiste, campi di concentramento per ridurre in fumo tutti quelli che lui considera figli bastardi, i paria, i fuori casta, gli untori di ogni male. Dalle camere a gas alle armi chimiche, dalla guerra biologica a quella della paura, la paura di uscire di casa, di volare, di frequentare un centro commerciale, una discoteca, di correre una maratona. E' così che vuole essere adorato il dio che non esiste, come il dio che incute terrore, il dio che si nutre di vendetta, il dio da temere.
E' un dio, quello che non esiste, che pretende un'obbedienza cieca, l'assenza della coscienza, un unico pensiero. Un dio, quello che non esiste, che impone la sua verità, che decide chi è l'eretico, che non apprezza l'intelligenza, che fa bruciare i libri. E ci sono uomini che offrono la loro vita a questo dio che non esiste, che solo per questo si sentono prescelti e migliori di ogni altro, che disprezzano l'infedele e giudicano la donna adultera a colpi di pietra, sino alla morte per lapidazione. Se non ti ammazzano con le pietre ti ammazzano con parole che sono pietre: così fanno con chi ha abortito, con chi ha bevuto, con chi vende il proprio corpo, con chi vuole lasciare il suo corpo malato e sofferente.
C'è un dio che non esiste che ti dice anche come devi amare, perché non crede nell'amore vero, perché non vuole che gli uomini e le donne siano liberi di amare, di fallire nell'amore e di ricominciare. Questo dio che non esiste non crede nell'uomo, assai di meno nella donna; non legge le poesie, non canta e non balla, distrugge i cinema e i teatri, impone la sua legge sacra.
C'è un dio che non esiste che considera certi animali impuri, tutti gli animali senza anima, e alcuni uomini peggiori degli animali. Ci sono donne mutilate nei genitali perché lo vuole il dio che non esiste, altre spose bambine, altre ancora spose per forza. Questo dio predica la censura, spara sentenze, punisce la colpa, condanna il piacere, brucia le streghe e i filosofi, processa gli scienziati.
Il dio che non esiste crede che con i soldi si possa comprare tutto, che non c'è uomo che possa resistere alla corruzione del denaro, che il ricco sia benedetto da questo dio che non esiste. Per questo dio vale la quantità dell'offerta, il peso del conto in banca, il sangue blu, la dinastia.
Questo dio che non esiste fa anche la carità, perché ogni tanto gli piace sentirsi buono, aiutare il povero mantenendo le distanze, visitare il condannato per farle accettare la pena, offrire il piatto della mensa per non farti alzare la testa e ribellarti al dio che non esiste.
E il dio che investe in azioni, e poco importa se le migliori siano quelle delle fabbriche di armi o quelle delle cliniche private. Ci sono uomini che siedono sempre in prima fila solo perché rappresentano il dio che non esiste, hanno posti riservati perché non vogliono mischiarsi con la gente comune, amano ricevere regali per accrescere il disprezzo verso gli offerenti.
Lo so, non è uno sdolcinamento natalizio quello che ho scritto. Di mezzo però c'è qualcosa di importante, c'è una riflessione sul dio che non dobbiamo aspettare, perché non esiste.
Ho provato a dire chi è, per poterlo riconoscere e non confonderlo con l’altro Dio, quello che come reparto di maternità ha scelto la mangiatoia della casa di un pastore.
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